L’e-commerce non conosce crisi, anche in Italia
Scritto da
Dott. Tomaso Trevisson
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La crisi spinge le PMI verso l’e-commerce. Da un’indagine effettuata dal Centro Studi Confesercenti Verona, circa un terzo delle PMI veronesi utilizza ormai lo strumento della vendita online. In particolare, il 62% degli imprenditori intervistati si affidano a portali di e-commerce come eBay o Redcoon, il 38% delle aziende ha un proprio sito internet e circa il 12% ha già sperimentato la vendita promozionale istantanea, utilizzando portali come Privalia e Groupon.
La crescita dell’e-commerce in Italia è confermata anche dai dati di Netcomm-School of management del Politecnico di Milano, secondo i quali, in un periodo in cui le vendite tradizionali risultano in calo in quasi tutti i settori, le vendite di prodotti e servizi via internet nell’ultimo anno sono cresciute del 19% e si stima che gli italiani a fine 2013 possano spendere 11,2 miliardi contro i 9,6 miliardi 2012.
Numeri certamente in crescita, ma ancora piccoli se confrontati con quelli del resto d’Europa, che, secondo le rivelazioni di e-commerce Europe, ha ottenuto un incremento annuale delle vendite via Web per il 2012 del 22%, facendo registrare un fatturato complessivo di 305 miliardi di euro. Cifre che incoronano il Vecchio Continente al primo posto nel mercato mondiale dell’industria del commercio virtuale, superando gli Usa con 280 miliardi di euro e Asia-Pacifico con 216 miliardi di euro.
“In Europa il 10% del totale vendite avviene attraverso il canale dell'online, mentre in Italia la cifra è pari al 3%”, ha spiegato durante il convegno Netcomm E-commerce Forum Roberto Liscia, presidente di Netcomm, il consorzio del commercio elettronico che riunisce 150 operatori del settore.
I dati dell’Osservatorio e-Commerce, hanno rilevato anche un incremento del 23% per l’export, che ha raggiunto i 2 miliardi di euro, grazie al contributo del settore del turismo per il 55%, dell’abbigliamento e per il 31% e dell’informatica per il 24%.
Il vero e proprio boom però è quello del mobile commerce, con un fatturato di circa 430 milioni di euro, non a caso grandi operatori come Poste Italiane, Intesa Sanpaolo, Compass, CartaSi e Tnt si stanno muovendo per migliorare l'esperienza di acquisto online. L’obiettivo è quello di indirizzare i consumatori stranieri sui portali dei brand e delle PMI italiane e, allo stesso tempo, per portare il made in Italy nelle vetrine virtuali dei retailer cinesi e russi.