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Dott. Tomaso Trevisson

Dott. Tomaso Trevisson

URL del sito web: http://www.tomasotrevisson.it

E-mail marketing 2008 consumer report

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Sono 350 milioni i messaggi di email che gli utenti Internet italiani ricevono ogni giorno nelle loro caselle di posta elettronica. Il dato proviene da una ricerca che Tomato ha commissionato a Human Highway, istituto di ricerca specializzato nelle indagini su Internet, che ha prodotto una fotografia dell’utilizzo della mail tra gli utenti Internet mediante un’indagine svolta su un campione di 1.000 individui rappresentativo della popolazione italiana che accede abitualmente alla Rete
Internet. Il numero di individui di almeno 15 anni di età che ha accesso alla Rete almeno una volta alla settimana è oggi di poco inferiore a 20 milioni di unità.

Il volume di comunicazioni che sono quotidianamente affidate alla posta elettronica nel nostro paese è così elevato da sembrare inverosimile a una prima analisi: è superiore a quello generato da ogni altro mezzo di comunicazione peerto-peer, come lettere e altri messaggi cartacei, sms, telefonate, incontri interpersonali.

La conferma del grande volume di email deriva dal prodotto di tre fattori studiati nell’indagine:

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I motori di ricerca fanno cambiare idea nell'e-shopping

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Una nuova ricerca di European Interactive Advertising Association (EIAA) evidenzia che, dopo una ricerca sul Web, il 40% degli acquirenti online europei cambia idea sui marchi da acquistare. Gli inglesi sono più influenzati dalle informazioni disponibili su Internet (49%), mentre gli italiani sono tra quelli che più difficilmente cambiano idea (27%).

Non si tratta di un risultato inaspettato, che i motori influenzino le decisioni di acquisto è quasi un dato di fatto, così come è noto che in Italia siano utilizzati soprattutto per quello che viene definito "info-commerce".
 
L'EIAA Mediascope Europe 2007 Study gestito da SPA e condotto da Synovate, esamina trend e modelli di spesa degli acquirenti online europei. Il confronto dei comportamenti riguardanti l'e-commerce nei paesi europei evidenzia con chiarezza che l'evolversi del livello di ricercatezza dei mercati online induce gli acquirenti a sfruttare diversi messaggi di marketing e fonti di informazione per decidere sugli acquisti; sono quindi queste stesse fonti a influenzare sempre più la scelta del prodotto e del marchio. In risposta a questa tendenza, i venditori devono sviluppare strategie più efficaci per richiamare l'attenzione dei consumatori.



 

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Nielsen: stabili e più assidui gli italiani online

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Nielsen Online, leader globale nelle analisi e ricerche su Internet, comunica i dati ufficiali relativi allo scenario internet in Italia nel mese di gennaio 2008.
Il primo mese del 2008 vede consolidarsi il dato di utenza internet raggiunto a fine 2007: 23 milioni di navigatori si sono connessi al web almeno una volta nel mese da casa o ufficio, diventano 24,3 milioni includendo gli utilizzatori delle applicazioni internet, come l’instant messenger o i programmi per scaricare musica e film.
Utenti sostanzialmente stabili quindi rispetto al mese di dicembre, ma decisamente più assidui: in media ciascun navigatore ha trascorso online due ore in più (quasi 22 ore nel mese contro le 20 ore circa di dicembre), 3 sessioni in più al mese (sono 32 a gennaio, oltre una sessione al giorno) e visualizzano 170 pagine in più (1.600 contro le 1.430 di dicembre).


Anche il confronto con il mese di gennaio del 2007 rileva un trend di crescita nei consumi del mezzo: in particolare il tempo speso online è cresciuto del 18% (erano 18 ore e 30 minuti lo scorso anno) e le pagine viste del 20% (erano circa 1.300).



 

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Google all'assalto dei 'white space': il wi-fi 2.0

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WASHINGTON - Verizon e At&T hanno dominato le aste Usa sulle frequenze lasciate libere dalla tv nel passaggio dall'analogico al digitale. Anche Google ha partecipato alle aste ma non ha preso nessuna licenza. In compenso è riuscita ad ottenere una importante vittoria, convincendo la Federal Comunications Commision (FCC) ad inserire una clausola nel bando che obbliga gli assegnatari ad avviare delle piattaforme aperte, consentendo così l'utilizzo di qualsiasi terminale. "Google non voleva acquistare lo spettro. Quello che ha ottenuto è più economico e ugualmente utile. Si è trattato di una strategia molto efficace", ha affermato un analista.

L'asta statunitense per aggiudicare lo spettro a 700 MHz, lasciata libera dalla tv nel passaggio da digitale ad analogico, era iniziata il 24 febbraio scorso con 266 partecipanti. La conclusione è arrivata dopo 260 round di rilanci, con l'annuncio della cifra record di oltre 19 miliardi di dollari raccolti, contro le previsioni della FCC comprese tra i 10 e i 15 miliardi. Le frequenze saranno utilizzate per migliorare i servizi di traffico dati e voce esistenti e per supportare il WiMax e le altre tecnologie wireless a banda larga di terza e quarta generazione.


Verizon e At&T hanno conquistato la fetta più grande dello spettro, portando nelle casse statunitensi oltre 16 miliardi di dollari. Nello specifico Verizon Wireless, joint venture con il Gruppo Vodafone, ha speso 9,63 miliardi per ottenere il blocco 'C', pregiato perché copre le lunghe distanze ed è in grado di superare i muri più spessi, e 25 licenze del blocco 'A' dello spettro regionale. AT&T si è invece assicurata, con 6,64 miliardi, 277 licenze del blocco regionale 'B', che copre città come Washington e San Francisco.

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