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Opportunità multimediali

Dott. Tomaso Trevisson Scritto da 

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Immagini e video sono ormai parte integrante del Web, e possono costituire un canale importante per far arrivare gli utenti sui propri siti.

Il Web 2.0 è anche una corsa a generare contenuti differenti da quelli testuali, in gran parte multimediali e avanzati, da mettere in evidenza su piattaforme di condivisione come Flickr per le immagini o Youtube per i video. Entrambi i servizi erano nati indipendenti e poi visto il loro successo sono entrati nell'orbita di colossi Web come Yahoo! il primo e Google il secondo. Da fenomeni di nicchia, queste espressioni di contenuto generato dagli utenti sono diventate una parte fondamentale del Web, e anche i motori di ricerca lo hanno capito.



Le ricerche universali

L'ultimo in ordine di tempo è stato Yahoo! Search che ha comunicato di dare inizio alle ricerche universali, sulla falsariga di quanto già avviene con Google e di quanto anche MSN Live Search aveva da poco annunciato. In pratica, accanto alle ricerche nelle singole categorie, i contenuti multimediali, immagini, video e audio (podcast e musica) saranno presentati anche tra i risultati delle ricerche generiche, in una posizione di grande visibilità in alto nella pagina, prima dei risultati Web tradizionali. Questo tipo di contenuti avrà sempre più risalto e maggiore importanza nel veicolare gli utenti Web verso i propri siti.

A ciascuno il suo
Ovviamente, non tutti i siti saranno necessariamente interessati dal fenomeno, ed è probabile che pagine Web dedicate alla ricerca scientifica e alle comunicazioni di carattere accademico, per esempio, privilegino ancora il testo. Tuttavia, un occhio di riguardo è d'obbligo, soprattutto per chi punta a Internet come strumento di promozione e marketing per le proprie attività e per chi opera in settori a forte impatto visivo, come quello turistico e dell'accoglienza, per esempio, che ne hanno già colto le potenzialità, ma anche altri come quello immobiliare, quello medico o lo sport, ancora indietro.

Conoscere i canali
In realtà, ogni sito si può prestare in teoria a un tipo di comunicazione basata su immagini e video: più che il settore d'appartenenza, contano le motivazioni e l'impostazione che si sceglie per la propria comunicazione. Essenziale poi è un'attenta verifica delle provenienze accertate sulle proprie pagine Web. ShinyStat permette di capire, oltre ai motori più utilizzati, quali siano le chiavi di ricerca utilizzate e quali siano i canali, le categorie dei search engine dalle quali i visitatori arrivano.


Migliorare la comunicazione
In questo modo è possibile comprendere come migliorare il posizionamento del proprio sito nel motore in funzione di determinate chiavi di ricerca e in funzione del contenuto multimediale, soprattutto immagini e video. Infatti, ci si potrebbe stupire di quale sia la percentuale di provenienze dalla categorie immagini di un motore, pur senza grandi sforzi di comunicazione in questo senso. E ancora di più ci si potrebbe stupire di quanto siano performanti questi strumenti per vendere servizi o prodotti oppure anche solo per ulteriori contatti più approfonditi. Una verifica con le Conversioni delle statistiche Shinystat potrebbe dare dei valori significativi e permetterci di puntare in maniera ragionata su questi strumenti di marketing.

Il posizionamento
E il primo modo di puntare su di essi è sicuramente quello di migliorarne il posizionamento sui motori. Per quanto ancora approssimativa rispetto al contenuto grafico dell'immagine o del video, che non è ancora possibile riconoscere con certezza, l'indicizzazione dei motori segue parametri che dovrebbero essere oggettivi. È su questi che bisogna lavorare per migliorare l'indicizzazione. Senza entrare nei dettagli, per il quale gli specialisti si confrontano tutti i giorni spesso senza arrivare a conclusioni condivise, tuttavia sono sicuramente elementi che incidono sul posizionamento il nome del file (a partire dall'estensione), il testo del comando “alt” associato all'immagine (utile anche per la lettura da parte dei browser vocali in uso ai non vedenti), le informazioni testuali di contorno a immagini e video (soprattutto eventuali titoli o didascalie) e infine i metatag relativi al contenuto.

Fonte: shinynews

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