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Dott. Tomaso Trevisson

Dott. Tomaso Trevisson

URL del sito web: http://www.tomasotrevisson.it

Osservatorio Sicurezza 2008

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L'attenzione alla prevenzione dei rischi e la conseguente tutela dei sistemi informatici è fondamentale per tutte le organizzazioni, pubbliche e private, al fine di gestire l'insorgere di problematiche che potrebbero compromettere l'integrità dei propri asset.

Allo stesso tempo le minacce emergenti, a partire dalla fuoriuscita non autorizzata delle informazioni, al cyber-terrorismo e allo spionaggio industriale, sono pericoli reali e - uniti al crescente utilizzo di nuove tecnologie - comportano sfide ancora più complesse, generando un diffuso senso di incertezza sui risultati delle azioni intraprese fino ad oggi.

I nuovi attacchi alla sicurezza informatica richiedono di andare oltre rispetto a semplici misure di controllo del perimetro dell'azienda. Concretamente questa necessità porterà le aziende, nel 2008, a realizzare una maggiore integrazione fra protezione IT e sicurezza fisica, ad adottare un approccio olistico dove la Security sarà sempre meno una questione attinente alla tecnologia e sempre più un fattore strategico che prende in considerazione anche l'organizzazione, i processi e l'analisi dei comportamenti degli utenti.

I trend della sicurezza nel 2008: nuove sfide per dispositivi mobile, home banking e reti peer to peer

Con l'obiettivo di aiutare aziende pubbliche e private ad affrontare le sfide alla sicurezza, gli esperti in Enterprise Security di Unisys hanno delineato cinque "aree calde" per la sicurezza, sulle quali si concentrerà l'attenzione nel 2008:

1) Telefonini, PDA e laptop: lo scambio di informazioni protette è la sfida del 2008
Il 34% del personale di una azienda può essere classificato oggi come un "mobile worker" che, lavorando da una postazione in remoto, lontana dall'ufficio, si avvale di tecnologie come le applicazioni CRM per l'assistenza clienti, i laptop e i PDA.

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E-commerce: se lo conosci lo ami, se non lo conosci lo eviti

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Dalla ricerca NETCOMM – Gfk Eurisko risulta che ben oltre il 90% degli intervistati intende ripetere l’acquisto online e quasi il 100% degli acquirenti esprime un giudizio da buono a ottimo dell’esperienza.
Segnale evidente dell’aumento della fiducia tra quanti hanno sperimentato l’ecommerce. Il problema rimane quello di portare verso l’acquisto online coloro che non vi sono mai ricorsi.

Per trovare le strategie giuste per questo importante obiettivo viene in soccorso la ricerca NETCOMM - Università Bocconi - presentata nell’ambito del Netcomm e-Commerce Forum, a Milano - che traccia un quadro preciso delle divergenze che esistono tra i desiderata degli acquirenti e le convinzioni dei manager che guidano le aziende di commercio elettronico. Ridurre a zero questi gap significa riuscire ad ascoltare meglio la voce del mercato e quindi a rispondere con maggiore efficacia alle esigenze dei consumatori. Passo fondamentale verso la diffusione sempre più massiccia del commercio elettronico anche nel nostro Paese.

“Gli utenti che fanno commercio elettronico sono molto soddisfatti, ma esistono ancora molti italiani che non hanno mai provato l’esperienza dell’acquisto online. – ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di NETCOMM – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, aprendo i lavori del NETCOMM eCommerce Forum - Quello che emerge dalla nostra osservazione è che mentre coloro che sono già compratori ripetono con frequenza l’acquisto, coloro invece che non l’hanno mai fatto rimangono frastornati e dubbiosi. Si dovrebbe quindi ipotizzare un doppio binario di comunicazione verso i già acquirenti e verso coloro che ancora non lo sono. Se ai numeri solitamente associati alle attività Internet e nello specifico a quelle di commercio elettronico, sommiamo il numero di navigatori che utilizza il web per informarsi prima dell’acquisto per se stesso o per altri, ci rendiamo conto di quanto il mezzo stia cambiando radicalmente le abitudini di spesa degli Italiani, molto più di quanto apparirebbe da una prima lettura focalizzata esclusivamente sull’ammontare degli acquisti online. Anzi il commercio elettronico, fenomeno che misuriamo dal 1999, è solo la punta dell'iceberg. L’Info-commerce, termine di cui rivendichiamo con orgoglio la paternità (ne parlammo infatti la prima volta in una ricerca del 2004), è senza dubbio un fenomeno sociologico perché riguarda un numero insospettabilmente alto di persone che usano direttamente o indirettamente Internet per acquisire informazioni prima di un acquisto online o sui canali tradizionali. Internet è entrato ormai nella vita quotidiana degli italiani non solo per le crescenti opportunità di fare acquisti a condizioni migliori rispetto agli altri canali, quanto per le enormi possibilità informative che mette a disposizione. La strada da fare rimane lunga e la sfida che ci sentiamo di lanciare riguarda proprio la qualità del servizio. Lo ha ribadito anche Diego Piacentini, Senior Vice President di Amazon nell’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva per il nostro evento ed è quanto risulta anche dal confronto tra le percezioni di manager dell’ecommerce rispetto a quelle dei consumatori. Ne emergono consigli veri e propri di strategia per le aziende che già fanno commercio elettronico e per quelle che intendono farlo nel prossimo futuro.”

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Windows Explorer è un virus. Parola di Kaspersky

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Gli utenti Mac e Linux sicuramente se la faranno sotto dalle risate. Ma probabilmente qualcuno alla Kaspersky, una delle società di antivirus più affidabili presenti sul mercato, perderà il posto per questo “fatale” errore.


Il software, infatti, a partire da mercoledì sera ha iniziato a mettere in quarantena il file Explorer.exe (che come tutti sapete è uno dei file essenziali per il funzionamento di Windows) perché al suo interno poteva nascondersi un pericoloso virus chiamato Huhk-C). E così, numerosi utenti si sono visti mettere in quarantena proprio il famoso Explorer.exe, con conseguente blocco della maggior parte delle funzionalità del sistema operativo.

Ovviamente si è trattato di un errore dei tecnici che si occupano proprio degli aggiornamenti del software antivirus, e dalla società russa hanno fatto sapere che stanno lavorando a ritroso per capire qual è stato il problema. Nessuna azienda che costruisce antivirus, ha spiegato un portavoce, può dire di non aver mai avuto un falso allarme.

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Firefox: 500 milioni di download

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Dal Blog ufficiale della Mozilla community veniamo a conoscenza che Firefox ha raggiunto i 500 milioni di download. Una cifra certamente considerevole se prendiamo in considerazione il fatto che la versione 1.0 è stata lanciata solamente nel novembre 2004.

Per celebrare l’evento la Mozilla Foundation ha deciso, in collaborazione con Freerice, di partecipare al progetto per donare 500 milioni di chicchi di riso alle popolazioni che in ogni parte del mondo patiscono la fame. All’iniziativa possono partecipare tutti, anche chi usa Internet Explorer!

Recentemente, in un sondaggio effettuato dalla società Xiti, si è constatato che Firefox ha raggiunto una diffusione media del 28% in Europa. Un bel traguardo anche in vista dell’imminente rilascio della versione 3.0. Chi potrà mai fermare la corsa di questo browser ad eguagliare il numero di utenti di IE?

Fonte: DOwnloadblog

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